La storia della Giudaica
Tra le tante manifestazioni di carattere folklorisico e culturale, quella che si tramanda oramai da quattro secoli e che è diventata famosa in tutta la Calabria e non solo come forma di teatro popolare itinerante è la rappresentazione de “La Giudaica”.
Il testo è tratto da un antico manoscritto del 1600 che ripropone il processo, la condanna ed infine la crocefissione di Gesù.
Infatti la rappresentazione de “La Giudaica” affonda le sue radici nel 1557, contestualmente all’edificazione del “Santuario della Madonna dello Spasimo” in località “Le Cappelle”, ad opera di un cittadino di Laino Borgo, Domenico Longo.
Questi, al ritorno da un suo viaggio in Palestina, in seguito ad un sogno, portò con se i disegni della Cappella costruita dalla Regina Elena in Gerusalemme e ne riprodusse una fedele miniatura in un fondo di sua proprietà.
Successivamente, intorno alla chiesetta, furono costruite delle “cappelline”, ognuna delle quali rappresenta un episodio della Passione di Cristo.
E proprio il “Santuario delle Cappelle”, importante luogo di culto e meta di numerosi pellegrini, sarebbe stato, secondo gli antropologi, lo scenario in cui fu rappresentata per la prima volta “La Giudaica”.
Significativa è stata l’edizione del 1° giugno 1947, a memoria d’uomo, dopo quella ufficiale, volta a stimolare un rinnovamento nella sua organizzazione e rappresentazione stessa.
Si intuisce così, come sia possibile una commistione di sacro e profano che ancora oggi caratterizza la rappresentazione.
Per questa sua caratteristica la Chiesa è stata sfavorevole al fatto che fosse tramandata ed infatti, nel 1892, il Vescovo di Cassano ne aveva impedito la realizzazione.
Ma successivamente le autorità ecclesiastiche modificarono le loro posizioni, poiché intuirono la grande importanza di un rito che apparteneva oltre che alla religiosità della comunità lainese, anche alla sua cultura e alla sua storia.